Chiara by mondoglitter.it

martedì, novembre 14, 2006

POLEMICA SUI VIDEOCIOCHI


QUI SOTTO VI PRESENTO UNA POLEMICA SUI VIDEOGIOCHI "VIOLENTI" CHE, A DETTA DI MOLTI, PORTEREBBERO I RAGAZZINI ALLA VIOLENZA

Un brutto evento di cronaca e riesplode la polemica. Prima sui media e ora in Parlamento, dove c'è chi propone il blocco tout-court dei titoli capaci di turbare i più giovani. Subito Sony annuncia il ritiro di un game controverso

Forum
Roma - "Mi riferisco a quei ragazzi che hanno picchiato il compagno di classe down, episodio, in qualche modo, collegato al commercio di alcuni videogame (..) Un caso analogo è accaduto a Ferrara: anche grazie ad un recente videogame che consiste nel picchiare i compagni di scuola, molti giovani si sono comportati in questo modo".

Così ieri il deputato dell'UDC Luca Volonté è intervenuto alla Camera dove si sta discutendo la Finanziaria, per chiedere che il Governo faccia sapere subito cosa intenda fare dinanzi al "commercio dei videogiochi violenti che ispirano alla violenza i nostri giovani teenagers". Volonté chiede che questo commercio sia "troncato e limitato nel nostro paese".Dopo le botte allo studente down e dopo un lungo articolo apparso su Panorama, annunciato da una copertina shock ("Vince chi seppelisce la bambina"), riproposto in rete, le polemiche sulla vendita in Italia di videogiochi violenti ed horror arrivano in Parlamento, con toni ed accenti che ricordano da vicino i dibattiti d'Oltreoceano sui videogame in seguito alla strage della Columbine High School di Denver.D'altra parte esponenti del Governo, come il ministro all'Istruzione Beppe Fioroni, si sono già espressi in modo non dissimile da Volonté. Ma la sensazione che Governo e Parlamento possano muoversi all'unisono nella direzione di un giro di vite si rafforza con l'intervista rilasciata dal presidente della Commissione bicamerale per l'Infanzia, Anna Serafini (DS): ha annunciato che lavorerà per una indagine approfondita sui videogiochi, spiegando che non ha senso bloccare un videogioco quanto piuttosto chiedere che certi titoli non raggiungano proprio il mercato.A mo' di esempio di titoli da bandire viene preso, dal celebre settimanale così come da Volonté, il gioco Rule of Rose, già venduto sul mercato giapponese. Un titolo che esperti del mondo videoludico bollano come "disturbante" e nel quale "non vi è nulla di moralmente accettabile". Un gioco così controverso da aver spinto Sony, che lo distribuisce, a dichiarare che quel titolo non sarà distribuito in Italia perché "inadatto", in quanto "il comune senso del pudore in Giappone è diverso da quello europeo" (si veda a questo proposito l'intervista agli autori del gioco pubblicata da Gamasutra.com).Eppure si tratta di un titolo che in Italia, così come negli altri paesi dove è stato fin qui commercializzato, può essere venduto solo a chi ha più di 16 anni. Sebbene possa comunque finire nelle mani di giocatori più giovani, una censura a monte di titoli di questo tipo equivarrebbe, secondo molti, a togliere agli italiani la libertà di scelta.

ALLORA!!COSA NE PENSATE?? IO NON DO LA COLPA AI VIDEOGIOCHI PER TUTTA LA VIOLENZA CHE C'è NEL MONDO...
BISOGNEREBBE EDUCARE MEGLIO I BAMBINI E FAR CAPILE LORO COS'è GIUSTO O SBAGLIATO....
MA QUESTO E' SOLO UN UMILE PARERE
CIAO A TUTTI!!!!!!!!!

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